Varrassi: Riflessioni di fine mandato

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Scaduto l’incarico il manager della Asl di Teramo, Giustino Varrassi , per decisione della governance regionale, passa il testimone al suo successore, non rinunciando a commentare sulle principali vicende che lo hanno visto, a volte, protagonista di veri e propri attacchi “ad personam”, e a fare un bilancio della sua esperienza alla guida della sanità teramana. Professor Varrassi, uno schieramento eterogeneo ha dato il via a una vera e propria “caccia all’aquilano”. Cosa li spinge? Chi c’è dietro ? Io, in questa faccenda, ho fatto “l’osservatore esterno” e constato che il mio nome ha richiamato più interessi e attenzioni di quante ne meriti. In ogni caso, in tutto ciò che ho letto in questo periodo non ho trovato un dato sull’operato di questa Direzione Strategica aziendale, ma solo accuse generiche e confuse, spesso anche contraddittorie. L’onorevole Paolo Tancredi ha sostenuto che ” Varrassi è inviso perché non fa marchette “. Le hanno mai chiesto favori? Se sì, chi? Personalmente non ho mai sentito l’Onorevole Tancredi usare questa espressione. La trovo molto espressiva e simpatica. Favori me ne hanno chiesti molti, a 360 gradi. Ritengo che quasi tutti abbiano contatti con la Azienda di Servizi più importante che c’è in provincia. Quindi penso che la “richiesta di favori” sia una naturale conseguenza. Le risposte fornite alle richieste sono sempre state le più utili alla AUSL di Teramo. D’altro canto capirà che è anche interesse di chi chiede l’eventuale favore di proporre il meglio che c’è, in modo da prevenire di diffondere una cattiva immagine di se. Cosa ha pensato dello slogan “Varrassi sLoggia”? Penso non meriti considerazione. Pensa che il caso dell’urologo Vicentini – ordinaria amministrazione – sia stato preso a pretesto per mettere in moto la macchina del fango? Le “macchine del fango” in genere sono messe in moto da chi ha interessi loschi da difendere e non ha argomenti più civili, pensi a Goebbels, Stalin e tanti altri nemici della società civile e della democrazia che si sono mossi in tal senso. Quale il suo futuro da dicembre in poi? Non avendo la sfera di cristallo, posso solo esprimere una speranza: fare il manager di una azienda pubblica, per il bene della salute delle persone qualunque. Credo che questa nazione meriterebbe un differente approccio nei confronti della cura delle persone, e in particolare della loro salute. Nell’ultimo triennio ho sperimentato la sensazione piacevole di poter lavorare con successo in tale direzione, come i progetti che sono stati finalizzati a favore dei servizi sanitari per la gente normale dimostrano chiaramente. Veda, recentemente sono stato invitato dal collega della ASL di Siena, in occasione della quarta edizione della “Festa del Medico di Famiglia” che si fa in quella città. Ho accettato l’invito, andando insieme ad un notissimo collega, Medico di Medicina Generale della provincia di Teramo. Alla presenza di molte autorità, nell’avanzatissima Toscana che gode fama di avere il migliore sistema sanitario regionale, è stato presentato un protocollo d’intesa fra la ASL ed i MMG per la attivazione delle UCCP(Unità complessa di cure primarie, un presidio sanitario attivo h24 come un pronto soccorso e in grado di fare da filtro con l’ospedale-ndr). Ci siamo sentiti entrambi molto orgogliosi, visto che lo stesso accordo noi lo avevamo siglato un anno prima, che la prima UCCP della ASL di Teramo (peraltro prima in Abruzzo e una delle prime in Italia) funziona già da quasi un anno, con enorme soddisfazione dei cittadini, e che la terza UCCP provinciale è stata da poco inaugurata a Montorio. Quali i punti di eccellenza e le criticità della Asl di Teramo? La AGENAS (Agenzia nazionale di controllo sulla sanità) riconosce alla ASL di Teramo delle indiscutibili eccellenze. Pensi alla Cardiochirurgia che, nonostante il naturale ricambio di due Direttori ha mantenuto un livello qualitativo altissimo, conseguenza di una scientifica organizzazione del lavoro, piuttosto che della sporadica presenza di autoreferenziate “eccellenze professionali”. Pensi anche alle Ortopedie, che sono fra le poche in Italia a raggiungere alcuni standard che l’AGENAS ritiene cruciali per dimostrare che si fa “buona assistenza”. L’essere stati la prima ASL del centro meridione d’Italia ad istituire, come routine, l’analgesia del travaglio di parto per qualsiasi donna ne faccia richiesta, rappresenta, a mio avviso, un ulteriore “punto di eccellenza”, anche se ancora non validato da AGENAS. Mi permetto anche di esprimere una previsione: presto, molto presto, AGENAS riconoscerà anche che la Medicina del Territorio, inclusa l’assistenza domiciliare integrata (ADI) che si fa in questa provincia, è fra le migliori, se non la migliore in assoluto, del centro meridione d’Italia. L’obiettivo ora è il miglioramento di criticità peculiari quali la mobilità passiva, su cui nonostante i discreti risultati c’è ancora molto da fare. Oltre che, ovviamente, la riduzione delle liste d’attesa, cosa per la quale sono già state soddisfatte molte delle aspettative, soprattutto in alcuni campi quali la risonanza magnetica.

di Alberto Piccinini