BUONE PRATICHE DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA

L’esperienza più celebre di bilancio partecipativo  è quella di Porto Alegre, capitale dello Stato di Rio Grande do Sul in Brasile con 1,3 milioni di abitanti. In Italia, nella vicina cittadina marchigiana di Grottammare (AP – 16.000 abitanti) attingendo appunto all’esperienza pionieristica della città brasiliana “la democrazia partecipativa ha, in misura virtuosa, <contaminato> la città di Grottammare dal 1994” – ci racconta l’arch.Stefano Novelli, Consigliere delegato del Comune di Grottammare (AP) alla Partecipazione e nnovazione Tecnologia.

Il governo partecipato dei luoghi e della città di Grottammare, la cui esperienza risulta tra le prime d’Europa e tra le più longeve sul proscenio nazionale e internazionale, da un ventennio è arricchito e nutrito del contributo, del protagonismo civico della comunità e del confronto stabilito tra essa e l’esecutivo locale.

“Ciò ha ispirato – racconta l’arch. Novelli – un interesse scientifi co e di ricerca disciplinare crescente per l’esperienza promossa presso il nostro municipio, descritta come una best practice europea, nonché la più antica esperienza di Bilancio Partecipativo del continente, e annoverata tra quelle citate dal prof. Giovanni Allegretti autore della pubblicazione dal titolo “I Bilanci Partecipativi in Europa. Nuove esperienze democratiche nel vecchio continente”, presentato presso la Camera dei Deputati della Repubblica nel 2009.”

“L’amministrazione di Grottammare – ricorda il consigliere Novelli – ha concorso alla costituzione della “Rete del Nuovo Municipio” un contesto scientifi co e amministrativo nel cui novero fi guravano docenti di assoluto prestigio, quali il citato prof. Alberto Magnaghi, ricercatori, amministratori locali, della quale il Sindaco Luigi Merli, primo cittadino di Grottammare dal 2003 al 2013, è stato Presidente. Un metodo di governo municipale che Carlo Pertini, Il 2 Ottobre 2013, su La Repubblica ha descritto con le parole che così recitano: “Per la serie virtù italiane note all’estero più che da noi, va detto che il comune di Grottammare è monitorato quale modello di democrazia partecipativa: tra gli altri l’associazione dei Sociologi americani e la giornalista inglese Hilary Wainwright, studiosa di global governace, hanno dedicato alla cittadina marchigiana attenzione scientifi ca e plauso”.

Ci dice architetto, come avviene la consultazione dei cittadini da parte dell’Amministrazione comunale?

“La consultazione dei cittadini avviene attraverso il metodo assembleare; ciascun quartiere della città, è rappresentato in un assise pubblica, convocata presso luoghi d’incontro espressioni del territorio comunale.

Il consueto ciclo assembleare promosso con i cittadini residenti presso ciascun brano di territorio di Grottammare, che ha costituito il costume e il metodo della città, da due anni a questa parte, da quando io sono stato investito dell’onore di rappresentare in seno all’amministrazione municipale tale prezioso patrimonio ideale, culturale e politico, si è arricchito di momenti di approfondimento teorico e scientifico circa lo spettro ampio di conoscenze che investono la democrazia partecipativa, in modo da promuovere ed estendere la consapevolezza circa tale rilevante dominio cognitivo e politico.

Le assemblee di quartiere e gli incontri con personalità espressione del mondo accademico, della cultura, della conoscenza, del protagonismo civico, quali il Prof. Giovanni Allegretti, citato, il prof. Alberto Magnaghi, Michele Vianello, sono state annoverate nel calendario di iniziative che hanno costituito il “Mese della Partecipazione”. Inoltre son promosse assemblee partecipative tematiche e l’assemblea del Movimento “Solidarietà e Partecipazione”, che con cadenza settimanale vede la presenza degli amministratori, dei sostenitori della lista e di ogni cittadino interessato.

Si praticano altre forme di partecipazione diverse da quelle finalizzate alla stesura del Bilancio. In caso affermativo in quali altri settori viene sollecitata la partecipazione dei cittadini da parte dell’Amministrazione comunale?

L’esperienza di governo partecipato, ha subito un’evoluzione, dispiegando un disegno di innovazione che ha prefigurato, oltre alla pratica del bilancio partecipativo, il governo partecipato del territorio.

 

PrimaPagina edizione Maggio 2015 – di raffaele Raiola