Borsacchio: “Abbandono e paura”

argine_rottoE' una sensazione di abbandono quella che provano i cittadini del Borsacchio, il quartiere a nord del Rosetano. Ma ad ogni temporale l'abbandono si tramuta in terrore, ogni secondo scandito dal pensiero orribile: "E se il torrente straripasse? E se anche il lago sulla collina in cima alle nostre case cedesse?". Un quartiere che non ha solo il problema dell'acqua, ma anche quello della circolazione. Infatti,dall'apertura della Teramo mare, il Borsacchio rappresenta la strada più breve che unisce l'uscita di Mosciano Sant'Angelo a Roseto degli Abruzzi. Ma andiamo per ordine. A marzo del 2011, durante un forte temporale, l'argine del torrente Borsacchio, completamente stracolmo di vegetazione,cede. Ed è l'inizio di un incubo per gli abitanti della zona, che hanno visto scantinati e garage completamente allagati. Ma la paura non riguarda solo i danni materiali. Queste persone hanno capito il pericolo che corrono ad ogni temporale. Temono non solo per le loro case, ma anche per le loro vite. L'amministrazione comunale, in tempi di campagna elettorale, aveva promesso un totale impegno per questo quartiere. I residenti della zona, per attirare l'attenzione, hanno organizzato una piccola festa durante l'estate, a cui ha presenziato il sindaco neo eletto Enio Pavone. In quella occasione, il portavoce del quartiere, Pasquale D'Alessio, ha mostrato al primo cittadino la pietosa condizione dell'argine fantasma, sottolineando il pericolo costante a cui sono sottoposti ad ogni evento temporalesco particolarmente violento. Nel frattempo, la paura cresce, come afferma il sig. D'Alessio stesso: "Ogni volta che inizia un temporale, abbiamo il terrore. Soprattutto in questi giorni in cui abbiamo assistito alle scene di Genova. Deve scapparci il morto prima che qualcuno decida di intervenire?". Come se non bastasse, il quartiere è sovrastato da una collina, in cima alla quale ci sono due laghi artificiali. E così la paura si triplica: non solo il torrente, ma anche il fango dell'altura e l'acqua dei laghi. Come giustamente fa notare D'Alessio, se straripassero anche i laghi sarebbe una tragedia annunciata.I residenti del Borsacchio non vogliono essere melodrammatici, ma tutelare se stessi e i loro figli.