ANCHE CRESCERE PUÒ FAR MALE!

Una delle cause più frequenti di preoccupazione dei genitori è la comparsa, nelle ore serali e notturne di
aspecifici dolori agli arti inferiori in bambini di età solitamente compresa tra i 3 e i 12 anni.

Tali sintomi vengono comunemente definitivi “dolori della crescita” o, forse più appropriatamente, “dolori benigni notturni dell’infanzia”.

I dolori suddetti interessano comunemente gli arti inferiori in modo aspecifico, diffuso e spesso simmetrico, raramente possono essere localizzati agli arti superiori ed al torace; il bambino solitamente non riesce a collocarli
in una sede precisa e spesso manifesta uno stato di notevole sofferenza, tanto da portarlo al risveglio notturno a volte accompagnato al pianto; non si associano ad ulteriori rilievi obiettivi quali rigidità articolare, tumefazione o arrossamento.

Tali disturbi possono durare da pochi minuti a qualche ora e, al mattino, non lasciano alcuna traccia, il bambino non
manifesta alcuna limitazione della propria attività motoria e della solita vivacità.

Le cause sono sconosciute anche se sono state avanzate molteplici ipotesi; in passato se ne attribuiva munemente la causa alla crescita più rapida, in determinati periodi, delle ossa lunghe con conseguente stiramento delle terminazioni nervose;

in alternativa si ricerca la causa in un eccesso di attività motoria nelle ore diurne, in microtraumatismi, in recenti infezioni virali, turbe gastroenterite e, più comunemente in stress di tipo psico-emotivo.

Quello descritto è un quadro sicuramente benigno che non deve destare assolutamente alcun tipo di preoccupazione; a livello terapeutico è suf iiente rassicurare e consolare il bambino, effettuare un massaggio sulla parte riferita dolente, applicare una pomata e del calore locale, in alcuni casi può essere utile somministrare un blando antidolorifico od antinfiammatorio.

Nei casi in cui la frequenza e la durata di tali episodi non tende ad attenuarsi ed a scomparire, può essere opportuno rivolgersi ad uno specialista; ciò diventa necessario quando al dolore si associano sintomi come tumefazione, arrossamento o rigidità articolare, ed eventualmente febbre o febbricola, malessere generale, inappetenza ed, in assenza di questi, anche semplicemente la riduzione o limitazione dell’attività motoria del bambino anche nelle ore diurne con eventuale comparsa di zoppia.

In conclusione, se il vostro bambino a volte si sveglia di notte piangendo e lamentando dolore alle gambe ma durante la giornata sembra non ricordarsene e non manifesta alcun segno di sof erenza, potete stare tranquilli perché ciò signifi ca che sta semplicemente ”crescendo” oppure che ha solo bisogno di coccole e carezze.

PrimaPagina, edizione Marzo 2015 – di Maria Croce Pediatra