A PESCOCOSTANZO LO STUDIO DEI PAESAGGI INSTABILI

Il comune di Pescocostanzo ospita dal 10 al 15 giugno 2019 un importante workshop organizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con le Università dell’Aquila e di Chieti su un argomento particolarmente importante per la nostra regione: la fragilità del territorio. “Paesaggi Instabili, esplorazioni del disegno urbano contemporaneo nelle aree interne”, questo il titolo del denso programma.

Il workshop, promosso dal Politecnico di Milano, sede Territoriale di Piacenza, DAStU e il Dipartimento d’Eccellenza Fragilità Territoriali 2018-2022 insieme all’UNICH e UNIVAQ, si aprirà lunedì 10/06 presso auditorium San Nicola, piazza Municipio, Pescocostanzo (AQ) alle ore  10.00,  e  si  concluderà  sabato  15.  L’iniziativa  prevede  nelle  giornate  dall’11  al    14 lectures nella forma di seminari aperti agli iscritti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, tenute da numerosi profili accademici provenienti da saperi affini alla progettazione urbana.

Avviare una riflessione strategica sulle forme urbane, sul paesaggio, sullo spazio pubblico e quello produttivo nelle aree interne, offrendo ai partecipanti, studenti e professionisti, un osservatorio multidisciplinare e transcalare è l’obiettivo  che porterà a comporre al termine della settimana un documento-manifesto che sappia raccogliere le proposte sulle nuove dimensioni dell’abitare l’Appennino Centrale, a partire dalla specifica area degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo. Verranno prese in esame delle aree di studio ricadenti nei comuni di Pescocostanzo e Rivisondoli che meglio rappresentano le componenti identitarie del paesaggio locale.

“L’iniziativa – spiegano i direttori Guya Bertelli, Sara Protasoni e Mario Morrica – chiama in causa diverse discipline indispensabili per affrontare alcune indiscutibili urgenze, quali la sicurezza dei territori, la sostenibilità delle trasformazioni che li investono, la salvaguardia della biodiversità, la difesa del suolo e dell’acqua; ricondotte alla sintesi di uno sguardo paesaggistico che si concentra sugli effetti morfologici, sulle forme e gli spazi delle trasformazioni fisiche. Si tratta di un’esperienza progettuale costruita sulla lettura dei segni fisici e relazionali del paesaggio e sull’ascolto dei soggetti partecipanti, in grado di stimolare gli aspetti cognitivi, espressivi e creativi dello studente che viene messo in contatto con i saperi esperti e i principali attori territoriali.”

I temi di indagine affrontano  la tutela e la valorizzazione dei sistemi urbani minori e dei paesaggi nei territori dell’Appennino Centrale. L’area campione di studio è la regione degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo le cui particolari caratteristiche sono causa ed effetto di una fragilità che, nelle aree interne, coinvolge sia la sfera naturale che quella antropica.

Luoghi incerti, nei quali i patrimoni culturali  vengono abbandonati o occupati da interessi frammentati, disorganici, che rompono i cicli virtuosi di lunga durata, con la perdita di significato delle componenti topiche per la comunità. Luoghi spaesati, dove si è persa la complessità delle relazioni tra soggetti e componenti ambientali, e tra gli attori stessi del territorio; dove si manifesta una crisi radicale nei modi di abitare gli spazi ed è difficile indicare sistemi identitari o di appartenenza. Luoghi sotto attacco, con morfologie instabili che evidenziano una forte vulnerabilità ma, allo stesso tempo, un’imprevista capacità di resistenza che richiama la necessità di intervenire con azioni di difesa e di cura.

Il workshop si propone di avviare una riflessione strategica sulle nuove dimensioni urbane, sul paesaggio, sullo spazio pubblico e quello produttivo, offrendo ai partecipanti un osservatorio multidisciplinare

Il workshop è finalizzato a individuare una serie di azioni per la tutela attiva, la valorizzazione e la rigenerazione di quei luoghi a partire da un’accurata descrizione dei processi alla base della loro fragilità.

I direttori responsabili curatori dell’evento sono:

Guya Bertelli,  Sara Protasoni, Mario Morrica (abruzzese) del Politecnico di Milano 

interverranno i relatori:

Francesco Sabatini, Antonio Ciaschi, Lina Calandra, Paola Rizzi, Patrizia Gabellini, Donato Di Ludovico, Matteo di Venosa, Massimo Angrilli, Pasquale Mei, Luigi Latini, Massimo Sargolini, Scira Menoni, Emilia Corradi, Michele Roda, Sara Protasoni, Fabrizio Toppetti, Federico Bilò

 

 

 

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