Project Management per uscire dalla crisi

Project ManagementPer fronteggiare un mercato altamente competitivo non è più sufficiente per le piccole e medie  imprese (PMI) perfezionare il processo incrementale e continuativo o sviluppare delle iniziative per migliorare la qualità. Si rivela, invece, necessario riprogettare integralmente i processi impiegando, con efficienza   ed efficacia, ogni risorsa disponibile. Le PMI rappresentano un modello basato sulla fl essibilità, dal momento che possiedono una notevole capacità di adeguarsi  prontamente alle modifiche dei  mercati in cui oggi le imprese operano. La dimensione limitata, la debolezza fi nanziaria e il carattere familiare, però,  impediscono spesso alle aziende di questo tipo di realizzare quelle innovazioni capaci di incrementare la loro competitività. Il Project Management contribuisce  alla realizzazione delle innovazioni necessarie a consentire anche alle piccole e medie imprese di reagire alla crisi economica acquisendo un maggior vantaggio  competitivo. Si può affermare che il Project Management rappresenta il vero impulso all’innovazione di processo, in quanto introduce un cambiamento, nella  modalità di svolgimento delle attività aziendali, atto a migliorare significativamente la performance  complessiva dell’azienda. Ogni progetto è portatore di  cambiamenti e innovazioni, ed è questo il motivo per cui le piccole e medie imprese devono mostrare di possedere la fl essibilità strutturale opportuna che  permetta loro di poter utilizzare le esperienze maturate, come guida per lo sviluppo e l’integrazione delle nuove attività tecniche e organizzative che nascono da  ogni progetto. L’introduzione in azienda di una metodologia di Project Management deve essere eseguita ponendosi degli obiettivi coerenti con le necessità  emergenti dal vantaggio competitivo e dai processi innovativi; sono questi, infatti, che infl uenzano fortemente i cambiamenti della fi losofi a gestionale, inducono  a considerare le risorse umane e la variabile “tempo” come fattori strategici alla stregua delle variabili “qualità” e “costi”, e comportano la necessità di  una gestione integrata delle varie attività aziendali. L’uso di principi e tecniche di Project Management deve perseguire degli obiettivi coerenti con tali tipologie di fenomeni e deve spingere il management a rivedere gli obiettivi secondo un’ottica progettuale, in grado di mettere in discussione le routine più burocratiche e renderle pronte all’introduzione di elementi innovativi. Gli obiettivi della metodologia si possono individuare nelle soluzioni che essa garantisce ai diversi processi  aziendali, raggruppati, secondo il modello creato da Anthony, in tre tipologie: il processo strategico, quello manageriale e quello funzionale. In riferimento al  primo processo il Project Management consegna alle aziende dei benefici di carattere economico, di immagine e di ampliamento dei rapporti  con i clienti: per  quanto riguarda i benefici economici, esso interviene sulla gestione economica dei progetti per consentirne la pianificazione e il controllo economico, garantendo,  mediante una serie di tecniche di valutazione finanziaria, di stimare la  produttività degli investimenti e di stabilire con maggiore precisione i budget delle diverse  aree; i benefici legati all’immagine sono correlati agli aspetti riguardanti il controllo di qualità, poiché il Project Management opera in modo tale da sviluppare  l’immagine dell’azienda; in merito al rapporto con i clienti, invece, esso migliora la gestione del mercato contribuendo ad ampliare i rapporti con i clienti. Per  quanto concerne il processo manageriale, la metodologia di Project Management offre principalmente un contributo allo sviluppo dei comportamenti creando un  sistema di valori condivisi. Infine, relativamente al processo funzionale, il Project Management si propone come un valido mezzo per regolare l’uso delle risorse e  degli strumenti aziendali, nel senso che stabilisce come pianifi care e controllare le attività per garantire un determinato risultato e definire il fabbisogno di  risorse. Al fine di realizzare i suddetti obiettivi, il management deve organizzare le componenti progettuali implementando la struttura più idonea a soddisfare le  esigenze dei progetti e coordinando questi ultimi sia a livello di portafoglio-progetti che di singolo progetto con lo scopo di aumentare il valore aggiunto dei  prodotti o delle attività tramite una azione continua di integrazione di tutto il contesto progettuale. L’applicazione del Project Management nelle PMI comporta i  seguenti vantaggi: . tempi più rapidi per l’immissione sul  mercato attraverso un migliore controllo dell’obiettivo del progetto; . riduzione dei rischi globali del  progetto; . migliore processo decisionale; . soddisfazione dei clienti con conseguente aumento della quota di mercato. Le forze trainanti che spingono il management a capire l’esigenza di attuare tale modello gestionale per rispondere prontamente alla crisi economica sono costituite da sei fattori, i più significativi  sono: 1. competitività: costituisce la forza propulsiva quando, internamente, il mangement comprende che la maggior parte del lavoro può essere svolta  esternamente a causa degli elevati costi interni; 2. comprensione da parte dei dirigenti: è l’elemento che spinge all’adozione del Project Management tutte quelle organizzazioni che hanno una struttura tradizionale rigida e che, pertanto, sono molto restie ai cambiamenti a meno che questi non siano guidati dai dirigenti; 3.  sviluppo di nuovi prodotti: è la forza trainante di quelle organizzazioni che hanno investito notevoli risorse in ricerca e sviluppo, poiché solo una piccola quantità di progetti di ricerca e sviluppo riesce a entrare nel mercato e a recuperare i costi, motivo per cui il Project Management diventa una necessità; 4. efficacia ed   effi cienza: hanno un’importanza cruciale per le piccole imprese in cui si riscontra un aumento delle difficoltà, in quanto il Project Management  può consentire a  tali aziende di rimanere competitive.