COME TI RISANO L’ECONOMIA TERAMANA

La Camera di Commercio di Teramo ha emanato un bando per un contributo a  fondo perduto destinato ai “alle nuove imprese giovanili, registrate dal primo gennaio 2015 aventi sede legale nella provincia di Teramo, il cui titolare, uomo o donna, abbia una età compresa tra i 18 ed i 35 anni, o la cui compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

L’ammontare del to è pari al 50% delle spese di investimento sostenute, fino ad una somma massima erogabile di € 2.000,00.Ohibò! abbiamo letto bene? Il contributo è destinato alle nuove imprese per finanziare il 50% degli investimenti sostenuti? Per un massimo di 2000 (diconsi duemila) euro?

Minkia!” Direbbe la Littizzetto. E quali sono le “imprese” che possono permettersi, oggi, un investimento di questa portata?

Quante saranno a Teramo “le imprese” in grado di investire una tale cifra, magari per innovare la propria tecnologia?

Quante “imprese” potranno permettersi finalmente di comprare un computer, un asciugacapelli, un forno per smalto semipermanente, un kit professionale di forbici o una fornitura di bava di lumaca per i più sofisticati e “innovativi” metodi di cure dermatologiche?

O l’ultimo modello di pennello che dipinge da solo per pareti troppo alte?

Certo, ormai la ripresa si è “ripresa”, ce lo ripetono continuamente, sarà vero. Allora smettiamola di lamentarci.

I soldi ci sono, le banche non vedono l’ora di ricominciare a distribuirli e si sa, per averli bisogna pur fare qualcosa: “innovare”, “internazionalizzare”.

E la Camera di Commercio di Teramo, che registra costantemente “la salute” della nostra economia provinciale, contando le imprese che nascono e molto di più quelle che muoiono, sensibile com’è, pur se “nel corso del 2015 la riduzione del 35% del diritto annuale dovuto dalle imprese ha ridotto notevolmente la disponibilità di risorse destinate alle attività di promozione economica e conseguentemente la capacità di  intervento dell’Ente  a favore delle attività imprenditoriali, ha voluto dare,  un segnale di vicinanza al sistema imprenditoriale, ed in particolare ai giovani e alle donne, attraverso piccoli contributi alle attività da questi gestite.” 

Coraggio allora, parrucchieri ed estetiste di tutto il mondo (ops, di tutta Teramo) gioite: questi contributi sono senz’altro per voi.

p.s. non me ne vogliano assolutamente i parrucchieri e le estetiste. Persone straordinarie che con il loro lavoro sanno darci qualche momento di felicità oltre che di professionalità. La mia ironia è diretta altrove…

Mira Carpineta – Dir. PrimaPagina