UN’ “ARCAT” DI TRADIZIONI

arcat culturaIntervista ad Aldo Pierangeli, presidente dell’associazione che da sei anni lavora  per la difesa e la conservazione delle radici più genuine del  nostro territorio.
– Come e perché è nata l’associazione Arcat, fondatore Pierangeli?
L’Arcat, cioè Attività di Ricerca Culturale, Ambientale e Turistica, è nata nel dicembre  2004 per non vanificare un lungo lavoro di

ricerche ed iniziative già avviate, con  gli enti territoriali, nell’ambito del progetto unitario “Estate Gran Sasso – Laga”.
Quali fini persegue l’associazione? E’ una onlus?
Si, è proprio una onlus. Persegue finalità di solidarietà sociale, attraverso  progetti di rilevante interesse culturale e turistico, promuovendo lo sviluppo, diffusione, tutela e valorizzazione della natura, dell’ambiente e delle tradizioni popolari, e per dare continuità al progetto unitario. In sintesi, assicurare vita alla ‘Rassegna Internazionale di Musica, Danza e Canto Popolare’ giunta alla 23^ edizione (nata nel 1987 con il coordinamento dell’agenzia regionale per la Promozione Culturale
di Teramo), insieme alle attività gastronomiche promosse dall’Arcat con le ‘Giornate del Gusto e della Natura’, e alla rassegna gastronomica “Antichi e nuovi sapori” (sesta edizione).
-Quali programmi più significativi per la seconda metà dell’anno?
Proprio la 6^ edizione cui ho fatto cenno, avvalendosi l’Arcat della propria rete operativa e della consulenza di tutte le realtà principali di settore  (la Federazione Italiana Tradizioni Popolari – cui l’Arcat aderisce da anni -,  l’European Folk Culture Orga-Nisation, nonché il Conseil International de la Dance). Un’edizione non solo di continuità, ma anche di crescita e maturazione dove il ‘momento’ ludico-ricreativo si sposa con quello più spiccatamente culturale-turistico, con ricerca e documentazione artistica, anche in chiave didattico-educativa. Un ponte tra le identità locali, attraverso la musica, la danza ed il canto popolare nel più ampio quadro del pluralismo culturale.
– Quindi è già definito il programma in dettaglio?
L’avvio dell’importante manifestazione è fissato per la sera di mercoledì 28 luglio prossimo. Nella significativa cornice di piazza Martiri della Libertà, cuore di Teramo. La Rassegna Internazionale proseguirà lì anche il giorno successivo, mentre la conclusione avrà luogo in modo particolare nel quartiere di Colleatterrato. Teramo sarà dunque il palcoscenico privilegiato per un entusiasmante confronto tra formazioni italiane e straniere. Dall’estero verranno gruppi folklorici e formazioni  musicali di livello quali :il Trio Acustico Musical “Manos Argentina”  (Argentina),il Gruppo Mariachi “ La Plaza “  (Messico ),Ballet Folclorico “Guarionex”  (Portorico), l’Ansamblul Folklore “ Mugurelul”  (Romania),il Group dance  “Szinvavolgy”  (Ungheria),e per l’Italia il cantastorie Biagio Accardi (Calabria), il cantautore Pino De Maio (Campania), l’associazione culturale “Costom de par” (Lombardia), il gruppo folklorico “La Morgia”(Molise), il gruppo musicale “Sud Folk” (Puglia),  il gruppo “I trantati ballet” (Puglia, il gruppo di musica etnica “Sarba la pezza” (Sicilia), Il gruppo musicale “Il meliuso” (Sicilia), ed inoltre gruppi musicali diversi del nostro Abruzzo.
-Con quali mezzi l’Arcat riesce ad organizzare tali manifestazioni? Chi può diventare socio? L’associazione riesce a raggiungere tali obiettivi grazie alla sinergia e al determinante intervento degli enti territoriali sensibili al settore. Tutti coloro che condividono le  finalità dell’Arcat possono fare domanda di adesione che sarà valutata dal direttivo.
-Quale ruolo riveste Aldo Pierangeli all’interno della Federazione Italiana Tradizioni Popolari?
Sono componente della giunta della Fitp e ne sono felici.  Ropel